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Un giallo nella storia 1797

Sfogliando il libro dei morti della nostra parrocchia, in data 11\5\1797, si trova questa iscrizione: “Magnificus Domenicus Adamo et Magnificus Franciscus Lancillotti in obsidione habita amilitibus in domo sua esque ac in domo patris sui, morte violenta correptus diem suprenunabiit nullo sacramento munitos. Ejusque corpus cristiano more in hac vacanti ecta S. Petri Apostoli sepultum fuit et in fidem     Domenicus decanus Rombulà curatos “

Praticamente si dice che il magnifico Domenico Adamo e Lancillotti Francesco muoiono di morte violenta uccisi dai militi nell’assedio della propria abitazione in Brattirò.

In quello stesso anno 1797 il 15 agosto in un altro eccidio avvenuto a Tropea, vengono uccisi: Rombolà Giuseppe, Ferraro Pasquale e cosa inusuale una Serafina De Vita. Tutti deceduti per morte violenta e sepolti in Tropea nella chiesa di San Agostino.

Non si è riusciti a capire cosa fosse successo in quell’anno poiché la storia tramandata nelle generazioni era priva di riferimenti. L’unico elemento in comune in tutti i racconti sta nel fatto che erano tempi di briganti ed assassini.

Studiando su un manoscritto di Carlo Rombolà nato a San Calogero nel 1842 “Storia della mia famiglia” si è riusciti a dipanare questo giallo.

Le idee Giacobine della rivoluzione francese arrivarono nel nostro paese per mezzo dei due giovani uccisi ed altri affiliati, tra cui il prete Domenico Rombolà, i quali aderivano ad un movimento che si ispirava alle idee del Jerocades di Parghelia.

 Essi avevano piantato l’albero della libertà nel luogo detto “Avanti u cjanu”. Furono traditi e di notte assediati dalla gendarmeria borbonica; caddero sotto i loro colpi.

Il padre di Domenico, il Magnifico Nicola Adamo, appurò chi aveva denunciato presso i Borboni suo figlio e suo nipote. 

Nel giorno di ferragosto, i tre che avevano causato la morte dei due giovani, si recarono in Tropea per il mercato. L’Adamo gli tese un’imboscata trucidandoli senza pietà.

Ecco come un episodio del passato, accaduto nel nostro paese, è stato ricostruito pazientemente scavando in antiche memorie. 

 

 

 

 

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